go go go

Hexham, Hera, 6 Ottobre 2502

- E' una buona idea.
Se Richard stesse provando a convincere sua sorella o se stesso non era chiaro.
- Andrà bene.
Avevano il passo oscillante di tutti gli operai esausti che tornavano a casa a quell'ora dopo aver bevuto almeno un paio di pinte: lento e impreciso perché se lavori dalle sei della mattina alle sei della sera sei sempre stanco, ma non hai voglia di tornare a casa tua per addormentarti e, il giorno dopo, riniziare daccapo. Richard di certo non ne aveva voglia, e sua sorella minore - che aveva diciott'anni e nel circuito delle fabbriche c'era entrata solo poco più tardi di lui - non sembrava neanche lei apprezzare in maniera particolare la catena di montaggio.

Lei annuì, ma senza guardarlo. Jules non era mai stata una persona da tante parole, e forse per questo quelle rare volte in cui parlava tutti si azzittivano per ascoltarla. Ma non quella sera. Andrà bene, lui l'aveva ripetuto per ore, per decine di sigarette fumate e distribuite l'una dopo l'altra attorno al tavolo che Sean riservava sempre per loro nella bisca del suo locale. Ognuno si era espresso - addirittura Fred già ubriaco a inizio serata, e poi quell'Alan, l'uomo del mistero, che veniva da chissà quale angolo del pianeta (Fiona diceva dalle Highlands) e si guadagnava da vivere chissà come, Alan che aveva la voce di un fiume in piena, la stessa potenza travolgente (e guardava sua sorella strano, per questo Richard lo odiava).
- Arriviamo mezz'ora prima e quando arrivano tutti sbarriamo i cancelli e ci incateniamo all'ingresso, e diciamo che i cancelli della fabbrica non aprono finché non ricevono la nostra delegazione, e nessuno lavora finché Reyes non fa l'accordo sui turni, e...
Parlava a bassa voce e aveva l'impressione che sua sorella non lo ascoltasse. Quando svoltarono per uno dei centinaia di vicoli senza nome di Youngstown, sentì la mano fresca di Jules prenderlo per il collo del cappotto e strattonarlo indietro. Lui dondolò all'indietro e le spinse contro uno sguardo annacquato e interrogativo. La osservò: sembrava quasi annusasse l'aria. Lui irrigidì ogni singolo muscolo nel silenzio, tentando di spazzarsi via l'alcol dal cervello.

Il passo successivo lo sentirono entrambi, e tagliò loro il fiato nella gola. 
- Vai vai vai.
Richard le afferrò le spalle e la spintonò nello spazio sottile che separava due case basse di argilla e mattoni, mentre lo sguardo inquieto rimbalzava tra i tre picchiatori che confluivano verso di lui da direzioni diverse. Vai vai vai, Jules strisciò tra i due muri all'indietro con il cuore che le esplodeva nel petto e lo scorcio di macchie scure che risucchiavano suo fratello in un vortice di botte e ossa spezzate.

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Oak Town, Greenfield, 8 Gennaio 2517

Vai vai vai, Jules corre nella neve lasciando al centro della Main Street un ammasso di botte e ossa spezzate. Si toglie il passamontagna solo quando ha ormai raggiunto il cavallo e resiste alla tentazione di spronarlo al galoppo. Ma gli mormora sulla criniera vai vai vai, col cuore che le esplode nel petto e i polsi che le tremano violentemente. Riprende a respirare solo un paio di miglia più avanti, quando si immette in una delle principali direttrici che portano ai ranch e ai campi. Lì incontra carri colmi di braccianti, cowboy, decine di capi di bestiame in transito. Vai, vai, vai mormora sulle pasticche che manda giù. Poco dopo il cuore è calmo e lei è pronta a iniziare una giornata di duro lavoro.

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Hexham, Hera, 7 Ottobre 2502

Non c'erano mai stati segreti a Youngstown, e che il maggiore dei Bernard era stato pestato a sangue fu una notizia che si diffuse piuttosto rapidamente davanti ai cancelli della fabbrica, poco prima dell'apertura. Fred (che all'alba era sempre già ancora ubriaco dalla sera prima) aveva scalciato sul posto mentre Alan provava a trascinarlo nella sua ottima oratoria - una volta tanto, con scarsi risultati -. Quando Jules arrivò, la folla le si aprì di fronte con un sospiro di stupore. Sembrava più alta, e anche se aveva il capo chino era difficile non notarle addosso il labbro spaccato. I ragazzi le si raccolsero attorno. Come sta? Eravate insieme? Chi cazzo è stato? E' stato Reyes, non è così? Lei aprì la bocca e tutti si zittirono.
- L'hanno operato perché sanguinava dentro per tutta la notte, l'hanno richiuso due ore fa... dicono che se domani si sveglia è andato tutto bene e si riprenderà, se domani si sveglia.
Si passò la mano sulla faccia.
- Ho visto Thorton e i suoi cazzo di capelli rossi-- erano i picchiatori di Reyes. Deve aver sentito che stavamo organizzando oggi. 
Cristo, lo dissero tutti a turno, mentre Alan passava in rassegna le facce pallide di ognuno, col verme della sconfitta che gli ribaltava lo stomaco. Quando Jules tornò a parlare, gli occhi gli si illuminarono.
- Andiamo avanti lo stesso.
Cosa?, chiese Fred.
- Lo facciamo lo stesso, per Rick. Per quando si sveglia. 
Per quanto non fossero le giuste motivazioni, erano anche le motivazioni che nessuno avrebbe mai rifiutato. La tenacia che bruciava sul fondo scuro dello sguardo della seconda Bernard, una diciottenne sottile con lunghi capelli bruni, era sufficiente a far vergognare tutti loro di qualsiasi defezione di azione o sentimenti: si sparsero presto nella folla, per avvisare che lo sciopero sarebbe iniziato lo stesso, che si sarebbero lo stesso incatenati ai cancelli.

Si incamminò anche Jules, ma Alan la prese per un braccio e se la avvicinò al busto, per poterle guardare il viso dall'alto verso il basso.
- Hanno preso anche te.
Le sfiorò il labbro spaccato con una nocca, delicatamente, nello sguardo chiaro incastrato un sorriso sofferente, desolato.
- E' stato mio padre. Dice che quando Richard si sveglia dà il resto pure a lui.
Alan rise piano. Jules accennò un sorriso sfuggente, che le fece male alla bocca. Scrollò le spalle e fece un passo di lato, piena di disagio buono, pronta a smarcarsi.
- Aspetta. 
Alan mise le mani in tasca e frugò. Estrasse poco dopo un pugno che schiuse di fronte a lei: sul palmo, una spilletta di metallo dipinto e lavorato per rappresentare una rosa nera su uno stelo sottile, con tre spine: il simbolo del primo circolo anarchico di Dane End, a sud. Lei la prese con la stessa cautela con cui si prende qualcosa che potrebbe esplodere da un momento all'altro.
- Solo per i veri rivoluzionari.
Lei gli puntò gli occhi contro, un attimo prima che lui le sfiorasse una guancia con il pollice e indietreggiasse, lasciandola libera.
- Andiamo a far tremare la terra sotto i piedi di questi stronzi, adesso.