rebel rebel

Capital City, Horyzon, Febbraio 2517

Chapman la raggiunge e si china sulle caviglie per guardarla negli occhi.
- Non ha un bell'aspetto, Bernard. 
- Va tutto bene.
Si preme la mano sulla ferita aperta e finge di non vedere come non riesca ad arginare il sangue che ne sgorga. Anche quando le ruppero tutte le ossa a Safeport lasciandola poi in un canale della baraccata a morire avevano quantomeno avuto la decenza di non accoltellarla. 
- Almeno l'hai conciata per le feste, la stronza.
- Starò bene.
Chapman non è convinta. Sospira sconsolata e le si siede affianco, accendendosi una sigaretta. 
- Fossi in te deciderei in fretta.
Il c-pad le trema in mano (non è vero: la mano le trema attorno al c-pad). L'ultima dose l'ha venduta, e a parte qualche centinaio di dollari nelle tasche e una collezione di buchi sulle braccia non ha niente di potenzialmente incriminante addosso.
- Anche perché la stronza ha l'aria di una che sta peggio di te.
Thomas più di un decennio prima le ha insegnato che in una corte è più difficile perorare la tesi della legittima difesa se quello da cui dici di esserti difeso tira le cuoia prima di te. E poi non conosce medici su Horyzon. Gliel'ha detto cento volte, a Christopher, che hanno bisogno di un maledetto medico. Tre cifre, invio di chiamata d'emergenza. Città, quartiere, strada. Qualcuno si affaccia dal locale, ma si sbriga anche a rientrarci.